Il momento della scelta
Ogni anno incontro ragazzi e famiglie che si trovano davanti a un passaggio cruciale: la scelta del percorso scolastico. È un momento carico di aspettative, ma anche di dubbi. “Quale scuola sarà la più giusta per me?”, “E se sbaglio strada?”. Queste sono domande frequenti, e spesso percepisco la pressione di dover decidere qualcosa che sembra “determinare tutto”.
In realtà, nessuna scelta è irreversibile: è importante ricordare che il percorso formativo può adattarsi, trasformarsi e persino correggersi.
Il ruolo dell’orientamento
Nel mio lavoro accompagno studenti e genitori a guardare oltre le etichette scolastiche. Non si tratta soltanto di scegliere un liceo, un istituto tecnico o professionale, ma di esplorare:
L’orientamento è un percorso di consapevolezza: più conosco me stesso, più diventa chiaro il tipo di ambiente in cui posso crescere meglio.
Il dialogo con le famiglie
Un aspetto fondamentale è aiutare i genitori a sostenere i figli senza sovrapporre le proprie aspettative. La domanda che pongo spesso è: “Qual è il sogno di tuo figlio, e come puoi incoraggiarlo a realizzarlo?”. A volte occorre lasciare spazio, altre volte fornire struttura: l’equilibrio nasce da un dialogo rispettoso.
Errori da non temere
Molti ragazzi temono di sbagliare. Io ricordo sempre che anche un “errore” diventa occasione di crescita: cambiare scuola, rivedere un percorso, riorientarsi fa parte della vita. Il vero obiettivo non è scegliere la strada “perfetta”, ma imparare a scegliere, con coraggio e responsabilità.
Un consiglio finale
Agli studenti dico: ascoltatevi, osservate ciò che vi appassiona, chiedetevi quali materie vi fanno perdere la cognizione del tempo. Ai genitori ricordo: la fiducia è il dono più grande che possiate offrire.
Orientarsi significa guardare avanti, senza perdere di vista ciò che si è oggi. È un viaggio che non si fa mai da soli: ed è un privilegio, per me, poterlo condividere con tante giovani vite.
Dott.ssa Stefania Baldassarre
Psicologa
Forlì
Psicologa
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Iscritto all'Ordine degli Psicologi/Medici della Regione Emilia Romagna col n. 2031 dal 1998